FUTURO STORICO, BENEDETTO CAMERANA PER IL SERMIG PER LA BASILICA DI SUPERGA
Parlando di accoglienza, le chiese e le loro pertinenze rappresentano inviolabili luoghi di incontro. Il Sermig è un gruppo di grandissimo valore spirituale e organizzativo attivo da sessant’anni nel campo dell’assistenza, del contrasto delle disuguaglianze e della promozione dello sviluppo sociale. Benedetto Camerana è legato all’associazione e al suo fondatore Ernesto Olivero da un’amicizia di lunga durata che, già nel 2009, aveva portato in dono il progetto e la realizzazione della Chiesa Santa Maria Madre dei Giovani nell’Arsenale della Pace, a Torino. Il libro qui sotto racconta la bellezza di questo spazio, che prende forma da pochi semplici elementi: le geometrie pure e assolute e la luce filtrata dai lucernari, che convergono nella croce luminosa e alludono a un dialogo con l’assoluto e tra le religioni monoteiste.
Nata con la benedizione personale del Pontefice Benedetto XVI alla prima pietra e al progetto, la chiesa Santa Maria Madre dei Giovani oggi è un fulcro spirituale e di incontro per la Torino del bene e dell’aiuto ai bisognosi, nella tradizione dei Santi Sociali.
Agli antipodi ed in continuità con questo “misticismo semplice”, come lo definisce Benedetto Camerana, nel 2021 ha ricevuto in gestione il Sermig dal Demanio anche il grande complesso della Basilica di Superga, una grandiosa e mirabile scenografia barocca che domina il paesaggio collinare e la città stessa. Ernesto Olivero si è rivolto a Benedetto Camerana per coordinare il progetto di rinascita della Basilica, che era nel tempo scivolata in uno stato di decadenza, per di più completamente inaccessibile alle persone con disabilità motoria.
Lo Studio Camerana ha accolto con entusiasmo la richiesta di dare nuova vita al capolavoro di Juvarra sostenendo il suo ritorno a centro di spiritualità, e in parallelo di turismo culturale, sviluppando in collaborazione continua con la Sopraintendenza ai Beni Culturali, un Masterplan per la riqualificazione del complesso, organizzato in lotti funzionali progressivi. Il progetto integrale di recupero tecnico è stato studiato insieme a Gae Engineering S.r.l. per gli impianti e allo specialista di restauro Callegaro S.r.l., e prevede il recupero e la rifunzionalizzazione di tutte le aree della Basilica e del Convento. L’obiettivo è la rigenerazione dell’intero complesso e la riapertura, con piena accessibilità, di ogni ambiente con le funzioni definite con la Soprintendenza: oltre alla chiesa e alla cripta regale, uniche aree oggi aperte al pubblico, la magnifica biblioteca teologica, i grandi corridoi del chiostro su due livelli, il giardino, le ex-cucine, le sale dei Papi e la cosiddetta “Incompiuta”, il volume per l’appartamento reale mai terminato sul lato opposto della Basilica. Il Masterplan ha definito anche la riqualificazione dei percorsi di accesso, dei piazzali e delle aree verdi (con il contributo specifico del paesaggista Paolo Pejrone), fino all’area dedicata alla memoria del Grande Torino. La completa accessibilità del sito e l’inclusività, come definiti nel quadro d’insieme coordinato da Benedetto Camerana, rappresentano il punto di partenza della visione di questo progetto oggi in fieri, al quale il Sermig sta lavorando con l’aiuto, oltre che dello Studio Camerana, della Consulta di Torino e degli enti istituzionali di riferimento: al momento il Demanio, la Soprintendenza ai Beni Architettonici, il Provveditorato, la Regione Piemonte e la Città di Torino.